Programmi di approfondimento, spread e auditel

programmi

In questa stagione autunnale è cresciuto significativamente il numero dei programmi di approfondimento proposti dalle reti generaliste: aumentano i cosiddetti talk show “politici”, si allungano le durate, si assiste a delle vere e proprie maratone informative e a una girandola di giornalisti, politici, esperti che si rincorrono nel corso della giornata nei vari Canali tv e nei diversi programmi.

Dopo La7, che da anni ha caratterizzato il suo palinsesto con gli appuntamenti informativi, anche Retequattro ha rinnovato e modernizzato la propria linea editoriale con una campagna di acquisizione di noti giornalisti e l’avvio di una serie di programmi di approfondimento: Stasera Italia, condotto da Barbara Palombelli, collocato nell’access prime-time in concorrenza con 8 e mezzo di Lilli Gruber su La7; Quarta Repubblica con Nicola Porro nella prima serata del lunedì in concorrenza con Presa diretta e Report (RAI Tre) e infine W l’Italia oggi e domani affidato a Gerardo Greco (ex RAI Tre), collocato il giovedì in prima serata in competizione con Piazza Pulita di Corrado Formigli su La7.

I nuovi duelli giornalistici si affiancano a quelli già esistenti: #Cartabianca# (RAI Tre) di Bianca Berlinguer contro Di martedì (la7) di Giovanni Floris, Massimo Giletti con Non è l’Arena (La7) contro Fabio Fazio (RAI Uno) la domenica sera, e poi ancora, in seconda serata, Porta a Porta di Bruno Vespa contro Matrix di Nicola Porro (Canale 5).

porta a porta

Un’offerta apparentemente ridondante ma basata sul presupposto che il nuovo quadro politico post-elettorale con tutte le sue implicazioni – promesse e attese di cambiamento, timori e incertezze sul futuro, dure polemiche fra gli schieramenti contrapposti, crescente protagonismo dei social media, conflittualità a livello internazionale, etc. – avrebbero stimolato nel pubblico una rinnovata attenzione per i temi politici e socio-economici, e per le potenziali conseguenze riguardanti il destino futuro dei cittadini. Ad alimentare la domanda informativa non sono mancati i disastri ambientali e l’assurda tragedia del crollo del ponte Morandi a Genova.

In effetti, rispetto al 2017, nell’autunno 2018 si è registrata una crescita generalizzata degli ascolti dei programmi d’approfondimento: nel periodo considerato (10 settembre–13 novembre) Di Martedì è passato da uno share medio del 5,2% (pari a 1,1 milioni di spettatori) al 6,97% (1,5 milioni), mentre #Cartabianca# dal 4% di share è salito al 5,5% (da 876 mila telespettatori a oltre un milione e cento). Nell’insieme i due programmi hanno raggiunto una platea di 2,7 milioni di telespettatori, con una crescita del 35% rispetto al 2017.Il programma della Gruber, 8 e mezzo (lunedì-venerdì), è passato dal 5,41% (1,4 milioni) al 7,51% (1,9 milioni), nonostante la nuova concorrenza di Stasera Italia (lunedì-venerdì), che ha debuttato con buoni risultati: 4,7% di share e 1 milione 148 mila telespettatori.

Sono cresciuti di oltre un punto percentuale (sfiorando il 6%) anche gli ascolti di Piazza Pulita, il giovedì, nonostante la concorrenza della new entry di Ratequattro W l’Italia oggi o domani (4%), mentre il venerdì Propaganda live su La7 ha quasi raddoppiato i suoi ascolti, passando dal 2,68% di share al 4,82%.  Sono rimasti pressoché costanti gli ascolti delle seconde serate, dove si confrontano fino a tarda notte Porta a Porta (11,5%) e Matrix (6,7%), forse penalizzati dall’ampia offerta informativa che li precede.

In questa prima stagione anche le new entries di Retequattro sono riuscite a ritagliarsi uno spazio soddisfacente, se correlato agli obiettivi di ascolto della rete e alle difficoltà connesse ai cambiamenti di linea editoriale che implicano anche spostamenti dei target di riferimento.

otto e mezzo

Target che per tutti i programmi informativi si concentrano nelle fasce di età più anziane (55-64 anni e oltre 65 anni), ma che presentano differenze significative in relazione ai livelli d’istruzione e alle classi socio-economiche di appartenenza dei telespettatori. Così, per esempio, i programmi de La7 (8 e mezzo, Di martedì, Piazza pulita) hanno punti di forza fra i laureati e fra gli spettatori di classe socio-economica alta e medio-alta, mentre i loro rispettivi diretti concorrenti, Stasera Italia, #Cartabianca# e W l’Italia oggi e domani, ottengono share più alti nelle fasce di pubblico meno istruite e socialmente più deboli.

Che all’origine del successo dei talk non ci sia solo il generico desiderio di saperne di più e di essere più informati ma anche la preoccupazione e l’interesse a trovare risposte concrete ai molti interrogativi che emergono dalle promesse di cambiamento prospettate dal nuovo corso politico, lo dimostrano i dati sui comportamenti digitali.

I Google trends indicano che, in questi ultimi mesi, nelle ricerche digitali su Google si sono registrate una serie di impennate per alcune parole collegate all’attuale legge di bilancio. Gli interessi degli internauti si sono, infatti, concentrati prima sulla parola Flat tax, poi su Reddito di cittadinanza, correlato alla domanda A chi spetta, poi sull’espressione Quota cento, e infine sulla parola spread, che ha iniziato a preoccupare gli italiani: «Alla fine di ottobre quel termine tanto evocativo di paura e tensione…diventa nettamente il più cercato» (Corsera).E così un sottile e impercettibile filo sembra legare la crescita dello spread a quella degli ascolti televisivi.

Elaborazioni auditel fornite da Geca Italia.