Fabrique n. 42: Liliana Bottone, Francesco Patanè, Pauline Fanton e Andrea Fuorto

Ecco i quattro nuovi attori che Fabrique presenta nel suo numero 42: Liliana Bottone, Francesco Patanè, Pauline Fanton, Andrea Fuorto.

Liliana Bottone, 28 anni

L’avete vista: In Sabato, domenica e lunedì (adattamento televisivo di Edoardo De Angelis), nella serie Resta con me e nei film Il Principe di Roma, Grazie ragazzi e 100 domeniche.

La vedrete in: Nelle serie Bastardi di Pizzofalcone, Inganno e in quella che sto girando (ancora top secret).

I tre film italiani, classici o contemporanei, che preferisce in assoluto: Ho difficoltà a fare classifiche, dico tre film che mi sono piaciuti molto ma che NON rappresentano la mia top 3: Volevo nascondermi, perché mi piacciono le storie vere di persone che hanno vite anche molto lontane dalla mia e mi lasciano qualcosa da portarmi dietro. Esterno notte, uno dei migliori in assoluto che ho visto negli ultimi anni, appassionante, sconvolgente, mi tornavano in mente scene e personaggi anche nei giorni seguenti, era come se il film mi fosse rimasto attaccato addosso. Non essere cattivo: oltre ad essere la consacrazione di due attori magnifici, un film crudo, senza fronzoli, intenso.

Francesco Patanè, 27 anni

L’avete visto: Al cinema ne Il cattivo poeta e Ti mangio il cuore, e nelle serie La legge di Lidia Poët, Monterossi, Imma Tataranni, Un passo dal cielo, Don Matteo.

Lo vedrete in: A teatro nello spettacolo Tu (non) sei il tuo lavoro, scritto da Rosella Postorino (premio Campiello 2018, finalista premio Strega 2023) con la regia di Sandro Mabellini.

I tre film italiani, classici o contemporanei, che preferisce in assoluto: La grande bellezza, perché descrive in modo struggente la decadenza dell’uomo contemporaneo in contrapposizione alla bellezza eterna e maestosa di Roma. 8 e ½, perché Fellini gioca con l’impossibilità di fuggire da sé stessi attraverso l’arte. Veloce come il vento, perché vederlo al cinema fu per me una rivelazione, ricordo la sensazione che provai in sala: un nuovo cinema italiano era possibile e stava cominciando a farsi sentire!

Pauline Fanton, 24 anni

L’avete vista: Nelle serie Vostro Onore e Confusi.

La vedrete in: In Confusi 2, Doc – Nelle tue mani 3 e La legge di Lidia Poët 2.

I tre film italiani, classici o contemporanei, che preferisce in assoluto: Mediterraneo di Gabriele Salvatores, per la ricerca di un proprio posto nel presente che talvolta coincide con il bisogno di prendere le distanze da una realtà immutabile, e per la celata ma chiara esortazione a fermare la follia delle guerre. Caro diario di Nanni Moretti, per la rassegna di immagini di una Roma ignorata e silenziosa, per la sua narrazione della solitudine attraverso il viaggio tra le isole e per l’umorismo drammatico con cui ha raccontato la malattia. Favolacce dei fratelli D’Innocenzo, perché non lascia speranza di un futuro migliore e perché racconta un’Italia patriarcale nelle famiglie piccole borghesi che continua a mietere vittime.

Andrea Fuorto, 25 anni

L’avete visto: L’Arminuta di Giuseppe Bonito, La prima regola di Massimiliano D’Epiro, Suburra 3 e Patagonia di Simone Bozzelli.

Lo vedrete in: Zweitland (Seconda Patria) di Michael Kofler e Gerri di Giuseppe Bonito. Attualmente sono su un set di un nuovo film di cui non posso ancora parlare.

I tre film italiani, classici o contemporanei, che preferisce in assoluto: Gomorra di Matteo Garrone per la verità che trasuda dallo schermo: per come il regista è riuscito a far convivere attori affermati come Toni Servillo e attori presi dalla strada che regalano un’interpretazione di una verità fuori dal comune. E per come la macchina da presa che accompagna i personaggi per tutto il film riesce a raccontare senza giudicare. Roma città aperta per la straordinaria performance di Anna Magnani, un film dove la distruzione dell’uomo e della terra convivono insieme e riesci a sentire i respiri, le urla, la rabbia, il dolore e la morte. La grande bellezza di Paolo Sorrentino, un’opera d’arte perché è un film che ho sempre ammirato e guardato come si guarda una statua o un quadro. Mi ha fatto innamorare per la seconda volta di questo mestiere e mi fa innamorare ancora ogni volta che lo rivedo.

Fotografo: Gioele Vettraino

Stylist: Cosmo Muccino Amatulli 

Hairstylist: Adriano Cocciarelli per Harumi

Make-up: Chiara Baretti per IDL Makeup

Location: Studiophotografia