Chi siamo

Fabrique du Cinéma nasce nel 2011 come evento organizzato da giovani lavoratori del cinema e poi diventa una rivista di settore.

La fabbrica del cinema. Nel 2011 FdC è un evento, con una grande festa finale. Ci si incontra, si beve, si balla, fra desideri riformisti e ambizioni rivoluzionarie rispetto a un’industria spesso accusata di poca innovazione, di cinico realismo, di tirchieria pragmatica.

Non sono chiacchiere al vento: nel 2012 nasce la rivista cartacea, freepress, con un evidente richiamo ai “Cahiers du Cinéma”, la rivista dalla quale è scaturita la Nouvelle Vague. Per i giovani fondatori è una sorta di manifesto dei cineasti di ultima generazione e di organo di promozione delle nuove iniziative. Essendo un trimestrale a colori, 74 pagine, distribuito a Roma, Milano, Torino, Bologna, Firenze e Pisa, in 10.000 copie non è mica uno scherzo. Siamo nel periodo più cupo di sempre dell’editoria cartacea.

Eppure il team di Fabrique du Cinéma non si ferma, l’ambizione è quella di diventare la più grande community del cinema italiano. I macchinari oliati dal lavoro dell’ideatore e direttore artistico Davide Manca, dalla direttrice editoriale Elena Mazzocchi e dal manager Tommaso Agnese vengono calibrati per il web, affinché il portale e i social di FdC fungano da collante fra vari addetti ai lavori sparsi in Italia. Nel giro di poco tempo il portale raggiunge 10.000 iscritti e nascono i primi gruppi fuori Roma, che rimane il punto centrale. È qui infatti che la rivista ha oltre 20 punti di distribuzione ed è qui che si svolgono gli eventi live.

D’altronde il cinema è sempre stato romanocentrico. Attira talenti, li risucchia, come attira anche cani maledetti, attori scarsi, sceneggiatori geniali, montatori visionari e costumisti megalomani. E tutti questi si possono incontrare agli eventi di FdC, magari mentre Sorrentino premia Virzì e il nuovo Orson Welles se ne sta lì a tenere il tempo con una birra in mano…