Prenditi cura di me: adolescenti e anni Ottanta

prenditi cura di me

La rubrica dedicata al making of dei cortometraggi italiani torna questa settimana con uno dei finalisti della scorsa edizione dei Fabrique du Cinéma Awards: Prenditi cura di me di Mario Vitale.

SCHEDA

Regia: Mario Vitale
Cast: Daphne Scoccia, Filippo Scarafia, Azzurra Martino, Alessandro Cosentini, Pino Torcasio
Durata: 20′
Anno: 2018
Paese: Italia
Genere: Drammatico, Young Adult
Sceneggiatura: Francesco Governa, Mario Vitale
Produttore: Open Fields Productions
Formato: 2,35:1 colore
Macchina da presa: Red Scarlet
Ottiche: Zeiss cp2
Registratore audio: Edirol R-44

Sinossi:
Alice è tormentata da un incubo ricorrente che ogni notte fa riaffiorare il trauma, mai veramente superato, di una violenza subita. Chiusa completamente in se stessa, Alice ha smesso di parlare e comunica con il mondo solo con serafiche frasi scritte su dei post-it colorati. Un giorno, in una piccola e fatiscente videoteca, incontra Marco, con cui condivide l’amore per il Cinema e per i film degli anni ’80.

Altre informazioni:
L’idea che sta alla base di Prenditi cura di me nasce dall’esigenza di raccontare l’universo giovanile, che trova ancora poco spazio nel panorama del Cinema Italiano, in maniera schietta, diretta e sincera. Prendendo come punto di riferimento certo cinema europeo per ragazzi e tutto il filone di film anni ottanta con protagonisti degli adolescenti alle prese con il passaggio all’età adulta, il cortometraggio ha cercato di affrontare alcune tematiche come la paura e l’alienazione, in cui vive una giovane donna vittima di violenza, la sua chiusura totale nei confronti del mondo esterno e il conseguente sforzo per ritornare a vivere. Per evitare il rischio di sfiorare la retorica, il regista ha scelto un approccio alla tematica delicato, ma allo stesso tempo profondo, che non avesse un risvolto legato alla denuncia sociale, ma che riguardasse da vicino le reazioni umane, le emozioni e i sentimenti. Da un punto di vista stilistico, si sono affondati i colori, i costumi, le luci, e le scenografia in un mood che potesse ricordare da vicino gli anni ottanta. Questa scelta è stata dettata sia da esigenze narrative, dal momento che entrambi i protagonisti sono appassionati di film anni ottanta e frequentano una piccola e fatiscente videoteca, sia per omaggiare esteticamente i film di quel decennio.

FOTOGRAFIE DEL MAKING OF

VIDEO DEL MAKING OF