Baradar: quando i sogni sono possibili

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In esclusiva per i lettori di Fabrique la visione gratuita, per un periodo di tempo limitato*, dei corti più premiati degli ultimi anni: i loro autori sono registi giovani e promettenti, e noi scommettiamo sul loro talento. 

Da oggi presentiamo Baradar di Beppe Tufarulo, vincitore nel 2019 di molti premi in vari festival fra cui Giffoni Film Festival e Fabrique du Cinéma Awards.

BARADAR – OFFICIAL TRAILER from Beppe Tufarulo on Vimeo.

Quando sono costretti a separarsi, Ali, dodici anni, e suo fratello Mohammed di diciassette anni sono in viaggio già da moltissimo tempo. Tre anni prima a Kabul una bomba ha distrutto la loro casa e ucciso i loro genitori costringendoli a scappare. Improvvisamente soli e senza più nulla da perdere, Alì e Mohammed partono e dopo aver attraversato il Pakistan nascosti sul tetto di un furgone, raggiungono clandestinamente l’Iran dove si fermano per due anni.

Spiega il regista di Baradar, Beppe Tufarulo: “Un giorno a pranzo, Francesco Casolo, amico scrittore e sceneggiatore, mi ha spiazzato mentre mi raccontava questa storia su cui aveva tanto lavorato per la stesura di un libro. Ho immediatamente pensato che il drammatico viaggio di questo bambino dovesse essere conosciuto dal maggior numero possibile di ragazzi, senza distinzioni di nazionalità e nella maniera più veloce, libera e globale. Alì è arrivato da solo in Italia a tredici anni. È stato capace di laurearsi in Legge ed è poi diventato un insegnante in una scuola superiore di Roma. La sua vita è la dimostrazione che i sogni sono possibili, non importa quale sia il punto di partenza. Credo nella forza del linguaggio cinematografico e nelle sue potenzialità didattiche, grazie alle quali vorrei far riflettere demolendo i pregiudizi spesso legati al fenomeno dell’immigrazione. Questo è prima di tutto il ritratto di un ‘nuovo italiano’ che ha trovato un coraggio e una forza incredibili per andare avanti”.

Beppe Tufarulo è un produttore e regista milanese. Inizia a lavorare per MTV dove ha scritto, diretto e curato diversi progetti, tra cui alcuni documentari sociali girati in vari Paesi del mondo ricevendo menzioni speciali fra cui il Premio Ilaria Alpi.
Nel 2010 vince il Premio Solinas Talenti in Corto che gli consente di realizzare il cortometraggio Al servizio del cliente con cui partecipa a più di settanta festival nazionali ed internazionali aggiudicandosi numerosi premi e riconoscimenti.
Negli ultimi anni ha diretto anche spot, branded content e diversi documentari, come I Figli delle Shoah, presentato al Festival del Cinema di Roma. Attualmente sta lavorando al progetto del suo primo lungometraggio.

Scaduto il termine, il corto integrale è sostituito dal trailer.