“Metti la nonna in freezer”, al cinema la dark comedy di Fontana e Stasi

metti la nonna in freezer

Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi, giovani registi materani appena trentenni, firmano il loro primo lungometraggio per il cinema, Metti la nonna in freezer, una brillante dark comedy con Fabio De Luigi, Miriam Leone e Barbara Bouchet, da un’idea del produttore Nicola Giuliano (fondatore, insieme a Francesca Cima, della Indigo Fim) e con la sceneggiatura di Fabio Bonifacci.

L’idea del film, assolutamente surreale, è in realtà ispirata a un fatto di cronaca: cosa accadrebbe se una donna surgelasse sua nonna per continuare a prenderne la pensione? Ma i due giovani registi non sono proprio degli esordienti: alle spalle hanno dieci anni di esperienza fra il web e la televisione (e infatti Fabrique li aveva già notati). Fra i primi in Italia ad aver realizzato video cosiddetti “virali” (nel 2010 il loro corto Inception Berlusconi fece un milione di visualizzazioni su YouTube), sono riusciti a trasformare la rabbia e i problemi  economici e politici del nostro Paese in materia di racconto ironico, pungente, originale e coraggioso.

Giancarlo, quando è nato il sodalizio artistico fra te e Giuseppe?

Giancarlo

Siamo entrambi di Matera, dove ci si conosce un po’ tutti. La prima volta che ci siamo visti era il 1990, ci conosciamo da sempre e sapevamo che ci piaceva girare corti in modo amatoriale, inseguendo e imitando i grandi maestri della storia del cinema, cercando di ripetere le inquadrature dei film che amavamo. Quando ci siamo trasferiti a Roma, dopo aver studiato io Comunicazione e Giuseppe Lettere con indirizzo Cinema, abbiamo iniziato a collaborare facendo tantissimi lavori insieme, ma senza clienti, solo per passione. Eravamo due videomaker che andavano in giro con la video camera digitale – una delle prime –  e mettevano in scena le loro idee.

Come è arrivato il successo?

Giancarlo

Fra tutti questi corti, ce n’è stato uno che si è messo più in luce, Inception Berlusconi, che fece tantissime visualizzazioni. Nel 2010 il termine viralità era ancora associato alle malattie. Noi non siamo “youtuber”, YouTube per noi è stato solo un trampolino di lancio, una vetrina per dimostrare che sapevamo fare determinate cose che poi abbiamo messo al servizio della televisione e di altri progetti, da La 7 nel programma Uno Due Tre Stella di Sabina Guzzanti, a Rai 3 con Neri Marcorè in Neripoppins, fino a Sky. La nostra carriera è stata una serie di reazioni a catena.

Giuseppe

Dopo Inception Berlusconi sono iniziate ad arrivare altre proposte e possibilità che ci hanno portato, nel 2014, alla realizzazione del film Amore oggi, dove abbiamo fatto davvero tutto, dalle riprese, alla fotografia, anche la recitazione, il montaggio, gli effetti, e anche parte della produzione: insomma un progetto fatto in casa che poi ha avuto una distribuzione nazionale grazie a Sky.

metti la nonna in freezer registi e attoriCome si è sviluppato il vostro modo di fare cinema dal web al grande schermo, passando per la televisione?

Giancarlo

Il nostro modo di lavorare è sempre stato di arrivare sul set con le idee più chiare possibile ma essere anche pronti a cambiare qualcosa attraverso il confronto con il resto della squadra. Sicuramente un tratto distintivo del nostro modo di fare cinema è la cura dei dettagli. Per noi ogni dettaglio del film deve essere curato, dalla fotografia al montaggio, tutto.

Parliamo del vostro ultimo film in uscita nelle sale italiane oggi, Metti la nonna in freezer. Chi vi ha proposto questo progetto?

Giuseppe

La sceneggiatura ce l’ha proposta Nicola Giuliano, che ci corteggiava da un po’, dai tempi della Guzzanti, era un fan dei nostri spot trailer (Montinator, Il Cavaliere Oscuro…). All’epoca ci propose un altro progetto, noi però avevamo 25 anni e non ce la sentivamo ancora, ci sembrava una cosa troppo grande, e quindi preferimmo rimandare. Anni dopo, ci parlò di questa idea e ci mandò la sceneggiatura in una stesura ancora primordiale.

Giancarlo

Bisogna dare un grande merito a Nicola Giuliano per aver creduto che due quasi esordienti potessero sopportare il peso di una produzione così grande con attori del calibro di Fabio De Luigi, Miriam Leone e Barbara Bouchet: Nicola ha dimostrato un grande coraggio, si è comportato come un vero produttore, proprio come dovrebbe essere in un mondo ideale. Ha creduto in noi contro tutti e contro tutto.

metti la nonna in freezerCosa consigliereste a un vostro coetaneo che volesse intraprendere questa carriera?

Giancarlo

Fare, fare, fare. Non soffermarsi solo a guardare film, è importantissimo studiare, ma ancora di più lo è girare, fare esperienza, oggi si può giare con un cellulare e montare con un portatile di pochi euro. È importante affinare la tecnica, provare, sperimentare, capire quale sia la propria strada. È l’unico modo.

Giuseppe

Sono d’accordo. Bisogna battere il ferro, continuare, ostinarsi, indipendentemente dai momenti di scoraggiamento che possono arrivare. Il cinema è un ambiente molto difficile e complicato, però a noi è stata data questa possibilità e, se ce l’abbiamo fatta noi, ce la possono fare anche altri.