Elogio della follia

Fabrique nuovi registi

Il presupposto per essere giovani registi e vivere nel nostro paese è senza dubbio la follia. Ci vuole una sana dose di pazzia oltre a un carattere d’acciaio per cercare di emergere nel panorama cinematografico italiano.

Bisogna fare i conti con l’assenza di contributi a sostegno delle nuove generazioni, la scarsità di vere scuole di formazione (a parte rari casi) e il poco credito che il sistema Italia dà ai giovani volenterosi. La base da cui si parte è un nulla galleggiante che può essere solo riempito piano piano dei propri sforzi, della propria curiosità, dell’altruismo delle poche persone che credono fermamente nei giovani.

È un percorso faticoso e intricato, dove senza dubbio vince l’idea originale, perché per essere registi in Italia bisogna diventare anche autori: è necessario farsi conoscere attraverso le proprie intuizioni, perché da noi non esiste una separazione professionale netta come nelle cinematografie straniere più prolifiche, che slegano il percorso del director da quello dello screenwriter. Bisogna adattarsi, e così l’arte dell’arrangiarsi è diventata imprescindibile per chi fa cinema; oltre al talento la forza di volontà è essenziale.

In tutto questo non mancano tuttavia i sogni e la speranza, non bisogna scoraggiarsi, anzi occorre aggregarsi, lavorare insieme e lottare nel perseguire i propri desideri cinematografici, anche se tutto ciò si scontra con il muro del potere, ossia di chi può concretamente dare una possibilità a un giovane autore: le produzioni, le distribuzioni, i festival. Entità troppo spesso ancorate a vecchi principi che avrebbero bisogno di una boccata di aria pulita per una cura generazionale indispensabile.

Non è facile, ma è possibile e il low budget è una strada. Dimostrare che con le nuove tecnologie e l’abbassamento dei costi di realizzazione ciò che si faceva prima con tanto si può fare ora con poco e bene, confezionando prodotti di ottima qualità: questa pare essere l’unica sfida che oggi i giovani possono lanciare al sistema scricchiolante e ossessivo del cinema italiano. Dimostrare di saper essere competitivi.

E così Fabrique, in collaborazione con l’agenzia Sosia&Pistoia, vuole anticipare i tempi e presentare quelli che per noi sono dei talenti in erba pronti a mettersi in gioco, registi giovani, anzi giovanissimi che perseguono il nostro stesso sogno.

 

• GIUSEPPE STASI (28 anni) e GIANCARLO FONTANA (29 anni)

Lavori

Film Amore oggi (con Sky, 2014), in tv con Neripoppins (2013) e Un due tre stella (2012), e Italstellar parodia virale di Interstellar di Nolan

Premi

Premio Satira Politica a Forte dei Marmi 2012, Pescara Web Fest premio alla carriera 2012, Premio Walter Schepis per la comunicazione 2011

Film preferito

  1. 8 e 1/2. Oltre ad avermi fatto capire come un regista dovrebbe muovere la macchina da presa, mi ha insegnato che «la felicità consiste nel poter dire la verità senza far mai soffrire nessuno».
  2. Memento di Christopher Nolan, perché riesce a rendere accattivante una storia per certi versi scontata con un montaggio destrutturato impossibile da dimenticare. Perché forse alla fine non importa tanto ciò che dici, ma come lo dici.

Buoni propositi per il futuro

Con il nostro gruppo Inception stiamo lavorando su molti fronti: spot, web serie, serie tv e anche un nuovo lungometraggio. Insomma, non ci facciamo mancare nulla. L’importante è cominciare un nuovo progetto come se fosse il primo, con molta umiltà e mettendoci tutto l’impegno possibile.

• LUDOVICO DI MARTINO  (22 anni)

Lavori

Roles, webserie

Premi

Web Award al Roma Fiction Fest (2013) e Premio del Pubblico al Roma Creative Contest

Film preferito

Impazzisco quando vedo Il petroliere di Paul Thomas Anderson, ma anche L’imbalsamatore di Matteo Garrone, Irreversible di Gaspar Noé. Mi piace il cinema viscerale, quello che parte dallo stomaco di chi lo fa.

Buoni propositi per il futuro

Sto preparando un film e mi piacerebbe realizzare una serie che ho in mente da un po’… Ma nel futuro mi piace vederci ogni cosa.

 

• ANDREA LANFREDI (31 anni) e NICOLA PAROLINI (34 anni)

Lavori

La Bouillabaisse, cortometraggio

Premi

Miglior Film 2013 e Miglior Fotografia all’edizione italiana del 48 Hour Film Project edizione, e premio Miglior Regia alla finale mondiale di New Orleans, dove il corto rappresentava l’Italia tra 107 paesi, classificandosi secondo assoluto e guadagnandosi l’accesso a Cannes 2014 nel corner court metrage (fuori concorso). Filmapalooza 2014-Best Directing, Best Film First Runner Up.

Film preferito

  1. Romeo+Juliet di Baz Luhrmann. Che altro aggiungere? Lui è un genio, è riuscito a rendere attuale un capolavoro di Shakespeare con freschezza, stile e originalità. È un maestro, in tutto.
  2.  Inception, per la preparazione durata 10 anni. Nolan gia sapeva come doveva essere e ha avuto la pazienza di attendere, e poi aggiungo Matrix per ragioni che vanno al di là del cinema…

Buoni propositi per il futuro

Stiamo lavorando a varie cose, in particolare speriamo parta a breve Bouillabaisse – La serie e un altro cortometraggio “favolisticamente” scorretto intitolato Morale della favola.

 

di: Tommaso Agnese

foto: Francesca Fago

hair & make up: Ilaria Montagna

 

Grazie a:

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