Seconda generazione

Amin Nour.

In un momento in cui il dibattito politico e sociale sull’immigrazione è così forte arrivano i corti geNEWration di Amin Nour e Pietro Tamaro e Babylon Fastfood di Alessandro Valori, ritratto in chiaroscuro della nuova generazione di romani di origine africana.

Nell’ambito della prima edizione RomAfrica Film Festival (RAFF), i corti introdurranno la sezione videoclip, realizzata da africani di seconda generazione presenti a Roma, un progetto che vuole portare alla luce le realtà intense e palpitanti, ma spesso poco note, di quanti si trovano a vivere tra due mondi così lontani tra di loro eppure ugualmente vicini al sentire dei protagonisti.

Al Salam Alaikum è invece un corto di Giuseppe Massarelli, che racconta la storia di tre ragazzini tunisini soli, spaventati e in fuga, che coinvolgono nella loro vicenda di vita dei coetanei italiani.

 Dal 9 all’11 luglio la Casa del Cinema di Roma ospita la prima edizione del RomAfrica Film Festival (RAFF), tre giorni di cinema a ingresso libero per oltre 20 ore di proiezioni per offrire uno sguardo su un’Africa ancora sconosciuta, raccontata attraverso film di recente produzione ancora inediti in Italia.

La rassegna si divide in 4 grandi sezioni. Nella prima sono compresi 7 lungometraggi e 5 cortometraggi che saranno proiettati nel corso di tre eventi serali e quattro pomeridiani; la seconda sezione è dedicata ai documentari e comprende 4 produzioni ancora inedite in Italia che consentiranno di allargare lo sguardo su altri paesi africani; la terza sezione della rassegna è composta da 16 videoclip dedicati alla vita dei romani di origine africana di seconda generazione; infine, la quarta e ultima sezione comprende 14 opere di video arte realizzate da artisti visivi di paesi subsahariani.

Il primo dei tre eventi speciali serali, in programma giovedì 9 luglio è il film etiope L’Atleta, per la regia di Davey Frankel e Rasselas Lakew. Candidato agli Academy Awards come miglior film straniero, il film è dedicato alla figura leggendaria, per l’Africa e per il mondo, del famoso “maratoneta scalzo” Abebe Bikila, primo africano a vincere una medaglia d’oro alle Olimpiadi. Dopo i successi olimpici Abebe Bikila rimase paralizzato a entrambe le gambe in seguito a un incidente stradale, senza perdere però la forza di continuare a gareggiare, partecipando alle paraolimpiadi e diventando un simbolo dell’Africa che si liberava dal colonialismo europeo.

Venerdì 10 luglio sarà la volta del secondo evento speciale, dedicato al film sudafricano Cold Harbour, della regista, autrice e sceneggiatrice Carey McKenzie, di Città del Capo, al suo primo lungometraggio, ma già famosa per documentari e corti presentati al Tribeca Film Festival e al Festival di Cannes. Un thriller-noir ispirato, per stessa ammissione della scrittrice/regista, al cinema di genere di Hollywood degli anni ’70.

Il terzo evento speciale serale, sabato 11 luglio, vedrà protagonista il maestro del cinema africano Abderrahmane Sissako con la proiezione del film della Mauritania Timbuktu, candidato agli Oscar 2015 come miglior film straniero e in concorso al Festival di Cannes. Una pellicola di denuncia, coraggiosa, contro il fondamentalismo, ispirata a fatti realmente accaduti che hanno fortemente colpito la sensibilità del regista africano, riconosciuto oramai come un punto di riferimento della cultura africana, non solo cinematografica.

Nella fascia pomeridiana verranno presentati altri quattro lungometraggi: Morbayassa del regista Cheick Fantamady Camara, Run, opera prima dello sceneggiatore e regista ivoriano Philippe Lacôte, Fièvres del regista marocchino Hicham Ayouch e Difret del regista Zeresenay Berhane Mehari.

Inoltre, videoarte, documentari e una una tavola rotonda dal titolo “Cinema africano: tra cultura e industria” saranno l’occasione di confrontarsi con registi, artisto, produttori e rappresentanti dell’industria cinematografica sul ruolo dell’Africa nell’attuale industria culturale.

 

ROMAFRICA FILM FESTIVAL

Dal 9 all’11 luglio

Casa del Cinema di Roma

www.romafricafilmfest.com