“Brutti e cattivi”, la commedia nera dell’anno

immagine dal film brutti e cattivi

Il papero, il merda, ballerina e plissé: è una sgangherata gang di freak la protagonista del trascinante esordio alla regia dello scenografo Cosimo Gomez Brutti e cattivi, presentato fra gli applausi in concorso nella sezione Orizzonti della 74° Mostra del cinema di Venezia. E, siamo pronti a scommetterci, sarà uno dei successi dell’anno.

Un uomo sulla carrozzina, pelato, con un orribile riporto, vistosi tatuaggi e senza gambe, una conturbante ballerina senza braccia né scrupoli (Sara Serraiocco), un rasta costantemente obnubilato dalle canne (Marco D’Amore) e un nano rapper (Simoncino Martucci), progettano di cambiare vita con una rapina di banca che gli permetterà di abbondare la degradata periferia romana in cui vivono, ma non tutto va secondo i piani prestabiliti…

“Brutti e cattivi  è un film sull’uguaglianza”, dice il regista Cosimo Gomez, che con questo soggetto ha vinto il premio Solinas Storie per il Cinema nel 2012. “Il pietismo è il modo più subdolo per sottolineare la diversità – afferma – i disabili per primi lo detestano. I miei personaggi sono avidi e spietati e la disabilità non è un intralcio ai loro desideri”.

In effetti chi dice che i disabili non possano essere cinici, cattivi e volgari? Con una fotografia molto pop, fumettistica, che fa da contraltare allo humor nero di cui è intriso, il regista sdogana la disabilità come limite e la tratta con irriverenza, abbattendo la barriera della compassione.

Irriconoscibili ma perfettamente a loro agio nel ruolo, Claudio Santamaria, che per questo look fece parlare di se ai David di Donatello 2016 dopo aver tolto il cappello sorprendendo la platea, il Ciro di Gomorra – la serie, Marco D’Amore tossicomane sopra le righe con lunghissimi dread neri e denti marci e una biondissima Sara Serraiocco, che per il ruolo e grazie al suo passato da ballerina, ha imparato a far tutto con i piedi, persino mettersi il mascara.

Irresistibile la colonna sonora firmata dalla band Sweet Life Society e con dei brani rap (trash) interpretati da Simoncino Martucci.

Nel titolo l’omaggio a Brutti, sporchi e cattivi di Scola come faro per una commedia politicamente scorretta. A mancare è lo sguardo critico e disilluso sulla società, ma la volontà è forse quella di essere altro, ossia puro intrattenimento dal sapore kitsch, eccessivo. Brutti e cattivi è un’interessante opera prima certo non esente da difetti, ma che resta una piacevole boccata d’aria fresca nel cinema di genere italiano.

Prodotto da Eliseo Cinema e Rai Cinema, Brutti e cattivi arriverà nelle sale cinematografiche il 19 ottobre con 01 Distribution.