Apocalisse zombie a Roma

Che cosa succederebbe se Roma fosse invasa dagli zombie?

È lo scenario che immaginano Alessandro Di Cristanziano, Sandro Donnici e Fabio Luongo, rispettivamente regista e sceneggiatori di (Z)-The Series, premiata nell’ultima edizione del Roma Web Fest per la Miglior Colonna Sonora, Migliore Scena Horror e, soprattutto, con lo Sky Award Antonio Visca, un premio di 15.000 euro assegnato personalmente dal responsabile di Sky Atlantic, che, mi dice Alessandro, «useremo per fondare una piccola società di produzione e dedicarci in parte a realizzare la seconda stagione di (Z) – per la quale comunque continueremo a cercare altre realtà produttive interessate – in parte per creare nuovi concept o prodotti da presentare ad altre case di produzioni. (Z) è stato un lavoro molto lungo e nel frattempo io e Sandro abbiamo continuato a collaborare, sono nate tante idee». Il premio Sky ha comportato, inoltre, la messa in onda su Sky Generation, nuovo canale temporaneo di Sky.

Come nasce (Z)-The Series?

Un paio di anni fa Sandro Donnici di sua iniziativa mi ha mandato una sceneggiatura: quando l’ho letta sono rimasto molto colpito, perché era facilissima da immaginare, quindi ci è venuto naturale iniziare a lavorarci sopra. La prima stesura era lunghissima, quindi Sandro ha scritto un prologo di 5 minuti in cui abbiamo messo tutte le nostre conoscenze video per fare una cosa accattivante e far partire la campagna di crowdfunding, finita la quale abbiamo messo su un sito per trovare persone che volessero prendere parte al progetto mettendo a disposizione le loro competenze.

L’horror è un genere piuttosto inusuale sul web…

È vero: c’è da premettere che Sandro ha scritto in un periodo pre The Walking Dead, ma quando io ho letto la sceneggiatura il fenomeno zombie era già di moda, perciò ho pensato “se dobbiamo fare una cosa per il web che sia a portata di tutti, tanto vale sia qualcosa di popolare”. Man mano che ci lavoravamo abbiamo deciso di virare verso il cinema classico: scene lunghe, inquadrature larghe, ispirandoci ai classici dell’horror ma anche ad autori che con il genere non c’entrano niente, i Coen, Refn, Nolan, tra gli altri. Alla fine è nato un prodotto forse più per gli addetti ai lavori che per il pubblico, più abituato alla commedia che è un prodotto molto più semplice da fruire sul web, ma questo lo sapevamo in partenza.

Quand’è che sapremo se Roma sarà definitivamente conquistata dagli zombie?

Stiamo pensando alla seconda stagione, per ora abbiamo un canovaccio d’idee che ci piacerebbe la serie seguisse; in base a chi ci sarà e alle produzioni che riusciremo a coinvolgere capiremo quanto potremo potenziarla. L’obiettivo è dar vita a un prodotto esteticamente simile alla prima stagione mantenendo un entourage piccolo, ma avendo un budget più ampio che mi permetterebbe di curare meglio gli aspetti produttivi, senza dover fare tutto insieme e ritrovarmi a scrivere i piani di lavorazione nei posti e nei momenti più impensabili (ride).